Terrorismo, ecologia, politica, campagna americana e tanto, tanto, tanto vuoto esistenziale.
Il film smaschera la retorica delle nobili cause quando si giunge al momento della verità. Le azioni, ormai lo sappiamo, hanno conseguenze e gli ideali sono veri solo quando vengono effettivamente messi alla prova. Il resto sono chiacchiere.
"Morire per delle idee, va bè, ma di morte lenta" cantava De Andrè citando Brassens.
Tutto molto giusto e profondamente vero, ma il film paga lo scotto di una regia eccessivamente lenta, che non sempre si concilia con quanto mostrato sullo schermo.
La Reichards, grande indipendente americana, fa un passo indietro rispetto al suo precedente, bellissimo, "Meek's Cutoff", ma realizza comunque un film intelligente.
Nulla di originale, ma comunque interessante.
Troppo, inutilmente, lento.
VOTO: 6-
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