Prima vera rivelazione del Festival per questo ventottenne regista sloveno. Film solidissimo basato su una sceneggiatura di ferro (scritta in soli trenta giorni). Solita storia su una classe scolastica come microcosmo in cui si palesano i contrasti del mondo.... Ma quello che impressiona è la maturità mostrata dal giovane regista nel raccontare il tutto. Niente facile retorica, niente romanticismi di bassa lega, niente lacrime paracule... Ogni battuta è proprio quella giusta al momento giusto. Incredibili gli interpreti; su tutti, svetta il professore di tedesco, che regala un'interpretazione da standing ovation... I registi italiani colgano l'occasione di imparare qualcosa. È anche gli attori, già che ci siamo.
Voto: 7,5
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