17/03/16

FESTIVI E SERIALI - RASSEGNE DI VORACITÀ TELEVISIVA: TOP OF THE LAKE, tutta la serie > Domenica 20 Marzo 2016 ore 14,00/21,00





FESTIVI E SERIALI - RASSEGNE DI VORACITÀ TELEVISIVA: TOP OF THE LAKE, tutta la serie > Domenica 20 Marzo 2016 ore 14,00/21,00

Ultimo appuntamento della rassegna Festivi & Seriali, la rassegna di Binge Watching organizzata da Serial K - Le serie tv in Radio e Kinodromo, in collaborazione con Radio Città del Capo e Seriangolo.it. 
Top of the Lake, serie neozelandese della pluripremiata regista Jane Campion, prodotta da BBC e Sundance TV che vede tra i suoi protagonisti anche Peter Mullan e Elizabeth Moss, (Golden Globe come migliore attrice).

Un thriller innovativo, ambientato nella splendida natura neozelandese, una detection che ci costringe a fare i conti con l’umanità più densa e primordiale, sempre a cavallo tra Anima e Carne, tra comunità e individualismo, tra violenza sconfinata e amore passionale. 7 episodi ad un ritmo unico, lento e misurato, permeati di atmosfere profonde e inquietanti. Un thriller estenuante che trasuda squallore, orrore e incredibile consapevolezza sulla realtà della natura umana. Un’esperienza tra cinema e televisione senza pari.

Durata: 1 Stagione – 7 episodi  - 360’ (con pause ogni due episodi)
Lingua: Inglese (con sottotitoli)
Autori:  Jane Campion
Canale: BBC / SUNDANCE
Anno: 2013
Nazionalità: NZ/AUS/UK
Link IMDB: http://www.imdb.com /title/tt2103085/

 
Miniserie in 7 episodi del 2013, scritta e diretta dal regista premio Oscar Jane Campion (che ricorderete, tra le altre cose, per Lezioni di piano e Holy Smoke etc) e girata interamente nella meravigliosa Nuova Zelanda con produzione BBC, distribuita dal canale Sundance.
Un tipo molto speciale di thriller, la serie ruota intorno alle indagini originate dalla sparizione di una ragazzina di dodici anni, incinta, e sulle reazioni dei pericolosi e bizzarri abitanti del luogo. Inizialmente si è speso molto il nome di “Twin Peaks” e si è giocato con l’accostamento con il capolavoro di David Linch. In realtà, a parte l’intento dichiarato di svelare cosa si nasconda dietro quello che sembra un vero e proprio paradiso in terra (nel caso di Twin Peaks, la mitizzata campagna rurale americana; in questo caso, la verde terra di mezzo, patria di elfi e hobbit), manca del tutto l’aspetto onirico e mistery che caratterizzava l’opera di Lynch.
E manca perchè non ne ha assolutamente bisogno, anzi. Vietando tutto ciò che è barocco, Top of the Lake si muove asciuttissima e consapevole in un contesto qualitativo altissimo con punte di scrittura, interpretazione, regia e fotografia elevatissime che confermano con forza la voglia di realizzare un progetto molto specifico ed autoriale: gli strepitosi paesaggi neozelandesi fanno da contraltare alla natura selvaggia e crudele degli abitanti che popolano il villaggio di Laketop e le coste del gigantesco e scenografico lago Tui, la cui inquietante presenza diviene lentamente la vera e propria protagonista della serie. Loschi affari, mitologie ataviche, crimini violenti, boschi sconfinati, bizzarri freakettoni, laghi misteriosi, pazzi criminali, rabbia repressa, sessualità deviata e bellissime terre selvagge sono gli ingredienti di una detection che muove dalla semplice sparizione di una bambina e arriva a svelare i tremendi retroscena di una comunità piena di segreti, fantasmi e scheletri nell’armadio: violenza domestica, misantropia, inefficienza e corruzione delle forze dell’ordine, malavita organizzata e perdita definitiva di ogni innocenza.

Top ofthe Lake è una serie che si nutre di conflitti: l’uomo contro la donna, la natura contro la civiltà, l’ordine avverso il caos, la ragione contro il misticismo. L’amore deve sopravvivere alla sopraffazione, la vita se la vede con la morte, la passione con la devianza. La famiglia e la comunità contro l’individualismo dei sentimenti umani. Il simbolismo mistico si contrappone a tatuaggi di tacchini sul collo di redneck assai poco raccomandabili. L’Anima da un lato e la carne dall’altra. Uno schema, è vero, sicuramente, arciusato: da Twin Peaks, appunto, a Broadchurch, Les Revenants, True Detective e tanti altri ancora, soprattutto in una tradizione anglosassone: in una piccola comunità, situata in un luogo paradisiaco, tutti sanno tutto di tutti e i segreti, per quanto nascosti, prima o poi tornano a galla. I demoni del passato incontrano gli orrori del presente. Ma in questo caso, complice una produzione sontuosa, i tempi ed il linguaggio sono assolutamente cinematografici: pochissima azione, colpi di scena misurati col contagocce, pochi twist, nessun cliffhanger o altri escamotage di stampo prettamente televisivo. La serie si prende il proprio tempo per raccontare e mettere in scena l’orrore che ci circonda, lo squallore del male e la perfidia e la crudeltà degli uomini. Forse, potrà sembrare un po’ lenta e qualche piccolo difetto non manca. Ma la visione complessiva è portentosa ed è un vero e proprio pugno nello stomaco anche per gli spettatori più  smaliziati e assuefatti alla violenza. Soprattutto per il coraggio nell’approccio, mai disposto ad un compromesso, sia visivo che morale.  

Quello che c’è da mostrare viene mostrato senza paura: e ne esce una fiera degli orrori con personaggi tremendi e indimenticabili, caratterizzati da una serie di attori assolutamente mostruosa. Il cast è solidissimo e, su tutti, svettano Elisabeth Moss (che si è aggiudicata un Golden Globe come migliore attrice) e un superbo e cattivissimo Peter Mullan (che da Tyrannosaur a The Fear passando per mille film e interpretazioni da Oscar si pone come uno dei migliori attori viventi). In più aggiungiamo una Holly Hunter devastata, guru illuminata e radicale di una comunità di donne fuggite dalla violenza delle proprie case per andare a vivere in container sulle rive del Lago Tui. Il ruolo, coincidenza, doveva andare a Anna Paquin (True Blood: se vi ricordate la Paquin era la piccola di Lezioni di Piano (vinse l’Oscar) e Holly Hunter era la grande. Jane Campion, non a caso, era la loro regista.



PRESENTATO DA:
Serial K ­ Le serie TV in Radio è l’unica trasmissione radiofonica interamente dedicata alle Serie Tv e alla loro musica, presentata da Tommaso Gavioli, Giulio Muratori, Bebe Solazzi, Dodi Germano ed Eugenia Fattori. Nata nel 2014 in una piccola web radio di Ferrara (Radio Strike), dal settembre 2015 va i n onda in diretta FM e streaming ogni lunedì alle 20,30 su Radio Città    del Capo.
La trasmissione, della durata di un’ora, affronta con uno stile completamente la critica televisiva, mescolando analisi serie, una buona dose di ironia, molta attualità, humour e trivialità e soprattutto tanta musica proveniente direttamente dai titoli affrontati nel corso della serata.
Ogni puntata ha un tema che fa da punto di riferimento per la scelta delle serie di cui parlare, normalmente una decina per episodio, suddivise nelle tante rubriche della trasmissione che le posizionano tra le novità, tra le rarità, tra quelle da salvare solo nel proprio intimo televisivo oppure quelle da evitare con forza, passando per un omaggio all'attrice Bravissima o all’attore Poverone della settimana, ovvero coloro che non verranno ricordati certo per le loro doti artistiche. Dal medical al crime, dal drama alla guerra, dalla comedy al sci­fi, serie vecchie e serie nuove, serie da massacrare e serie a cui affezionarsi, aggiornamenti, news, musica di alto livello e soprattutto un occhio aperto sulle serie rare e spesso sconosciute, ma assolutamente da non perdere, motivo per il quale Serial K ­ Le serie Tv in Radio rappresenta un unicum per il pubblico che può sfruttarne i consigli per vedere cose nuove e non per forza le “serie di cui tutti parlano”.
Un progetto sperimentale unico in Italia ­ dove normalmente si trovano solo rubriche ed esperti all’interno di trasmissioni radiofoniche più generaliste ­ che ha raccolto molti consensi anche perché realizzato attraverso un mezzo, la radio appunto, tradizionalmente poco avvezzo alla trattazione del mondo seriale, oggi diffuso e analizzato in prevalenza sul web. Un progetto innovativo che è molto piaciuto anche ad altre realtà importanti di questo panorama che hanno deciso di divenire nostri partners: dalla più grande Community italiana di sottotitoli Subspedia fino ad uno dei blog critici più importanti d’Italia, Seriangolo.it.
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